Sonia Terk Delaunay (Odessa 1885 – Parigi 1979)

Sonia Delaunay è una delle artiste più espressive e complete del xx secolo, spaziando dalla pittura, alla moda, alla grafica, all’arredamento.

Fondamentale è il suo trasferimento a Parigi, dove sposa Robert Delaunay, anche lui pittore, questa città sarà fondamentale per la sua formazione artistica, i colori di Gauguin e Vincent van Gogh influenzeranno tutto il suo percorso artistico.

Il colore sarà il fulcro della sua arte la rifrazione della luce, la sua dinamicità la sua modulazione, la rifrazione e gli accostamenti vivaci, a volte molto violenti, daranno carattere ai suoi lavori.

 Insieme al marito formeranno il movimento denominato ‘’Cubismo orfico’’.

 Pietra miliare di tutta la sua opera è il libro ‘’L’influenza della pittura sul mondo ’’ in cui spiega che ogni colore a noi visibile è in realtà composto da una miriade di altre tinte che riunite danno vita a quello che noi osserviamo, se queste tinte fossero scisse attraverso un prisma si potrebbe osservare il colore e il loro sottile legame e la loro ricca diversità.

I suoi interessi e le circostanze della vita, la porteranno a superare il concetto dell’arte finalizzato alla sola pittura su tela, spazierà come già detto, anche in altri campi, quali la moda, la grafica, l’arredamento.

Possiamo definire Sonia Delaunay la prima’’ donna design ‘’ della storia.

La vera forma espressiva di questa artista era il tessuto, trattato come la superficie di un quadro, su cui continuare la sua ricerca sui colori.

I suoi abiti “simultanei” moderni, futuristi, dal taglio semplice e squadrato eppure intrisi di colore, come una continuazione delle sue tele saranno apprezzati dalle donne parigine degli anni Venti. Le fantasie che nel corso degli anni vengono stampati, variano da grandi riquadri asimmetrici combinati, cerchi, spirali, aste, righe, crocette, asterischi, segni tribali, e più tardi perfino fiori.

Olte le collaborazioni con molti artisti, dall’amico poeta Blaise Cendrars del quale illustrò un libro, fino al dadaista Tristan Tzara con cui realizzerà ‘’costumi e abiti-poesia’’ famosi saranno i suoi costumi per la Cleopatra dei ’’Balletti russi’’ di Diaghiliev. La convivenza di pratiche tanto diverse l’ha fatta entrare nei musei, nei teatri e nelle case, molto famosi saranno i suoi arazzi, opere d’arte da appendere.

 Il Louvre le concederà il privilegio di esporre le sue opere insieme a quelle del marito, diventando così la prima donna ad avere questo primato.

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