“Liberty” … uno stile dimenticato

Tra la fine del 1800 e l’inizio del primo decennio del ‘900 si sviluppò in Europa un movimento artistico che ispirandosi alla natura e subendo l’influenza della pittura impressionista e della scoperta dell’arte giapponese, prende impropriamente il nome di ‘’Stile Liberty’’ dal fondatore di un grande magazzino londinese.

Questo movimento sarà denominato in varie nazioni europee con vari nomi, Art Nouveau in Francia, Jungstil in Austria e Germania, Stile Floreale in Italia, Liberty negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna.

Molti furono i nomi di rilievo che si sono espressi in questo stile. Tralasciando i grandi architetti, ricordiamo Tiffany, Gallé, Lalique, Bugatti, Carlo Zen, Mucha, Loetz, Hoffman, William Morris, maestri delle cosiddette arti minori.

Il Liberty fu considerato, anche per la brevità ‘’dell’essere alla moda’’, uno stile di nicchia, interessando soprattutto il ceto alto borghese che in quegli anni trovò la sua completa affermazione. Questo stile rifiuta la serialità del prodotto corrente, privilegiandone l’unicità ed il lusso, anche per i materiali pregiati che utilizzava.

Dagli anni venti del secolo scorso questo stile ha subito un lungo oblio e per circa settanta anni, dopo un discreto ritorno in auge negli anni ottanta, l’arredamento minimalista ed estremamente razionale affermatosi, lo considera praticamente superato ed obsoleto.

Considero che sia opportuno e giusto rivalutare alcuni aspetti del Liberty anche negli arredamenti attuali. Ovviamente andranno contenute alcune forme talora ridondanti ed esuberanti, ma da estimatore di questo gusto ritengo che possa arricchire ancora ambienti moderni conferendo loro un tocco di calore e di tradizione.

L’utilizzo di piccoli elementi, quali tavoli, specchiere, sedie, vasi e sculture, regalano alle nostre case un elemento aggiuntivo di eleganza e raffinatezza, diversificando elementi spesso di produzione seriale ed interrompendo una certa banalità diffusa.

Valuto interessanti alcune grandi firme del mobile italiano, che reinterpretandone in chiave moderna alcune forme ed utilizzando materiali analoghi, cercano di far riscoprire questo stile.

Ho deciso di condividere con voi in modo semplice il mio punto di vista per rendere attuali alcuni tratti di eleganza che questo periodo ha prodotto. Credo che soprattutto le nuove generazioni abbiano bisogno non solo di far memoria di un’epoca passata, ma anche di riscoprire forme, disegni e materiali, legati alla natura. Quest’epoca si mostra infatti vicina alla nostra anche per la sensibilità nei confronti dell’ambiente, che avvertiamo come un bene di tutti, da proteggere e tramandare.

Tavolo Majorelle
Vaso Loetz
Sedie Liberty italiane

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