Lo stile è
l’equilibrio
tra idee,
forme
e proporzioni, materiali
ed emozioni

“L’idea del bello potrebbe avere un ruolo se l’uomo ritrovasse un’angolazione precisa, come nei secoli passati, quando, fino al Romanticismo, l’idea di corrispondenza, di simmetria, di ordine, dava un senso di piacere, di benessere, che appunto era detto «il bello». Oggi le cose non stanno così.
C’è un grande ordine tecnologico, con un grande disordine di gusti e di mentalità. È un caos, mentre il bello era l’ordine nel caos. [….] l’artista è colui che da un senso, un ordine, un metodo alla realtà. Oggi invece, specialmente nelle arti visive, e non parlo solo dell’astrattismo (il quale dovrebbe essere un ordine che però mi sfugge, perché non si sa cosa si ordina), si esce fuori da ogni senso di equilibrio e di corrispondenza.
Certo il principio dell’arte non può essere soltanto l’ordine e la simmetria; per questo nel Settecento si affermò il concetto di «sublime», che comprende anche il terrore, lo spavento, l’effetto trascendente…
Tantomeno di questo si può parlare per l’arte dei nostri giorni”.

Mario Praz
, Realtà, senso, idea sull’Arte